Pubblichiamo l’abstract di un intervento del Dott. L.C. al XXX Congresso Nazionale della Società Italiana di Criminologia (Firenze, 24-26 ottobre 2016).
Riconoscere una scena del crimine a sfondo satanico non è un’operazione difficile, ma si deve stare attenti a non cadere nella trappola dello staging. La scena del crimine dev’essere studiata a fondo per riuscire a capire che tipo di satanismo è coinvolto, quello acido o quello occultista.
Sono tutti e due pericolosi ma hanno significative differenze. Il satanista acido è di regola un adolescente che ha come scopo il consumo di droga, superalcolici e l’attuazione di comportamenti orgiastici; il culto di Satana viene utilizzato solo come pretesto per tali comportamenti. La scena del crimine si presenta caotica, di norma all’aperto: importante è l’analisi di eventuali fonti d’acqua nelle vicinanze, perché l’acqua per il satanista corrisponde alla purezza; in presenza di fuochi spenti occorre scavare sotto di essi, perché potrebbe essere sepolto qualche manufatto o qualche parte anatomica umana od animale. Solo in casi straordinari riti satanici improvvisati possono essere effettuati in chiese sconsacrate o edifici abbandonati.
Gli elementi da prendere in considerazione sono soprattutto i pentacoli rovesciati all’interno di un cerchio; la presenza di scritte inneggianti a Satana; il noto 666, che può essere rappresentato in maniera cifrata con la ripetizione tre volte di lettere uguali o numeri multipli di 6; croci rovesciate; la “doppia croce infinita”; la “croce di Nerone”. Sulla scena possono essere presenti anche elementi liturgici rubati da chiese.
Il satanismo occultista, invece, ha alla base una vera e propria credenza nel culto di Satana: gli adepti si riuniscono in abitazioni private o luoghi molto isolati per compiere riti di evocazione e invocazione di Satana, che spesso possono sfociare in crimini come l’uccisione di animali, l’infanticidio e l’omicidio rituale. In questo caso ci sono alcuni elementi simbolici in comune con il satanismo acido, soprattutto di tipo
iconografico.
La scena del crimine si riconosce dalla presenza di tendaggi neri, abiti dello stesso colore o rossi, alfabeto incomprensibile, manufatti rituali, parti del corpo di animali, libri sull’occultismo e sul satanismo, candele nere. È utile analizzare anche la data dell’evento, perché i satanisti operano in determinati giorni dell’anno, soprattutto il sabato notte.
Negli USA esiste un’agenzia specializzata, facente parte dell’FBI, che esamina i crimini a sfondo rituale e apparentemente senza motivo, l’Institute for Research of Organized and Ritual Violence della Pennsylvania; in Italia esiste un reparto della Polizia di Stato, la Squadra anti sette, composta da specialisti di vari settori, a cui è affidato il compito di indagare su scene del crimine che presentano elementi settari.