“DASPO” PER TUTTI, ANCHE PER I PRIVATI, E STOP AI CONTRATTI CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

  • “Daspo” potenziato per corrotti e corruttori anche nei casi considerati meno gravi.
  • Chi corrompe o si fa corrompere non potrà avere alcun rapporto con la pubblica amministrazione per almeno 5 anni.
  • “Daspo” con esclusione a vita per i corrotti condannati oltre i 2 anni di reclusione.
  • Allontanamento dai pubblici uffici anche se si ottengono la sospensione condizionale e la riabilitazione. In quest’ultimo caso gli effetti del Daspo cessano solo dopo 15 anni da quando la pena è stata espiata e sempre in caso di buona condotta.

AGENTE SOTTO COPERTURA ANCHE NELLE INDAGINI PER CORRUZIONE

  • Agenti infiltrati per contrastare il fenomeno della corruzione, strumento già usato con successo nella lotta alla mafia e ai grandi traffici di droga.

I “PENTITI” DELLA CORRUZIONE: CHI DENUNCIA PER TEMPO NON SARÀ PUNIBILE

  • Chi si pente per tempo, si autodenuncia e aiuta concretamente la giustizia non sarà punibile, a patto che rispetti regole molto severe: confessione spontanea su fatti non già oggetto d’indagine e comunque entro 6 mesi dalla commissione del reato; le informazioni rese ai magistrati devono essere davvero utili; restituzione del denaro intascato.

STOP AI FACCENDIERI, ANCHE SE SEMPLICI MILLANTATORI

  • Una sola legge per punire chi vende “influenze”, vere o inventate. Il “millantato credito” viene assorbito dal reato di “traffico illecito di influenze”, delitto che punisce sia chi vende, sia chi acquista influenze vere e false.

CONFISCA DEI BENI, ANCHE SENZA CONDANNA DEFINITIVA

  • I beni confiscati ai corrotti in caso di condanna di primo grado, vengono restituiti allo Stato anche in caso di prescrizione o amnistia.

INDAGINI SU CORRUZIONE FRA PRIVATI: NON C’È PIÙ BISOGNO DI DENUNCIA

  • Non è più necessaria denuncia da parte della vittima in quanto i magistrati potranno avviare autonomamente le indagini in caso di corruzione tra privati e istigazione alla corruzione tra privati.

ADEGUAMENTO ALLE NORME EUROPEE

  • I cittadini italiani o stranieri che commettono alcuni reati contro la pubblica amministrazione all’estero, potranno sempre essere perseguiti senza una richiesta del Ministro della Giustizia e in assenza di una denuncia di parte.
  • I funzionari pubblici e i privati condannati saranno soggetti a sanzioni economiche più alte. La somma sarà proporzionata alla gravità del reato commesso e, comunque, mai inferiore a 10.000 euro.

PENE PIÙ SEVERE PER CORROTTI E CORRUTTORI

  • Inasprimento di pena, che sale ad una reclusione da 3 a 8 anni, per chi corrompe e si lascia corrompere nell’esercizio delle proprie funzioni pubbliche.

NON PIÙ NECESSARIA LA DENUNCIA PER L’APPROPRIAZIONE INDEBITA AGGRAVATA

  • Il magistrato potrà avviare l’indagine su sua iniziativa nel caso in cui sospetti l’esistenza del reato. Chi si appropria di denaro altrui, infatti, sarà indagato su decisione del Pubblico Ministero, senza la denuncia della vittima.