Il LAIC partecipa alla Festa della Repubblica ed augura un buon lavoro al Governo Conte, auspicando che – fra le altre riforme – possa:
- ridisegnare il codice penale e il codice di procedura penale focalizzando l’attenzione sulla certezza della pena;
- combattere seriamente e duramente ogni forma di criminalità, con particolare riguardo a quella organizzata, alla corruzione e alla violenza contro le donne;
- istituire un Ordine dei Criminologi;
- ampliare i poteri dell’avvocato dell’indagine, con riferimento alle investigazioni difensive.
Ritengo inoltre che sia necessario ripensare i criteri di accesso alle carriere politiche e amministrative. In politica servono anzitutto senso dello Stato, competenza e onestà: conseguentemente, fermo restando il principio elettivo per le funzioni legislative, dovrebbero essere candidabili soltanto i laureati che: a) non hanno riportato condanne penali e non hanno in corso procedimenti penali ovvero procedimenti per l’applicazione di misure di sicurezza o di prevenzione; b) sono stati dichiarati idonei in esito ad un concorso, per esami, previa frequentazione di una “alta scuola di politica”; c) si impegnano a sospendere qualsiasi altro lavoro qualora vengano eletti. Analogo discorso per gli organi di Governo.
Simone Ferrari